31/07/10

Prima di andarmi a vedere l'Inter (si, gioca alle 2 di notte, sono negli USA) volevo scrivere qualcosa..

Innanzitutto non sapevo che le zanzare pizzicassero anche in faccia o sulle mani. Oggi una mi ha pizzicato sulla mano e l'altra volta in faccia, non mi era mai successo.

Ognuno ha le sue fisse, ad esempio io ho un'irrefrenabile tendenza a correggere le persone quando sbagliano la grammatica italiana, o una parola in lingua straniera. Per questo molti hanno tentato di farmi fuori infatti piano piano crescendo sto cercando di tenermi per me queste uscite.
Che poi ho sempre odiato chi corregge la gente. Parlo come cazzo voglio, insomma.

Poi pensavo al futuro. Non al mio (cioè si penso anche a quello ma non adesso o perlomeno non in questo paragrafo) bensì a quello dell'umanità intera. Ci penso ogni volta che sento della marea di petrolio che sguazza nella sua stessa acqua nera che a mio parere è più densa dell'olio. Voglio dire, la gente si sta rendendo conto che siamo fottuti, si? Perché hanno messo un enorme tappo per tappare questo pozzo del cazzo ma parliamo chiaro, i tappi funzionano con le bottiglie di vino, e manco tanto certe volte.. avete presente quando stappate e poi dovete ritappare la bottiglia? Due palle di sforzo..
Insomma la soluzione mi sembra troppo semplice, non potevano pensarci prima? A me sarebbe stata la prima idea che mi sarebbe venuta in mente. Un pozzo? Mettiamoci un tappo! E quindi, solo per il fatto che la soluzione è troppo semplice, mi puzza molto assai.
Ma comunque, chi se ne frega

Non fa più caldo come prima, grazie a Dio, non dico che amo il freddo, ma cavolo certe volte ci vorrebbe il vento norvegese a pulire un po' tutto qui intorno.

Breve premessa di ciò che andate a leggere. Premessa finita

E' da anni che lo penso, il mondo è pieno. Anzi, non è semplicemente pieno, è strapieno, c'è troppa calca, non c'entriamo più.
Per fare un passo devi stare attento a non calpestare i piedi di un altro, che poi magari s'incazza (giustamente). Con una rapida ricerca su google ho letto che siamo una cosa tipo 6.801.400.000 di persone. Per farvi capire la grandezza del numero ve lo scrivo in lettere: sei miliardi ottocentouno milioni quattrocentomila. E non parliamo di sei miliardi ottocentouno milioni quattrocentomila graffette, ma persone, persone che occupano spazio, respirano, eseguono azioni, fanno la spesa, ritirano la pensione, prendono a schiaffi altre persone, si baciano, cagano, pisciano, eccetera. Quasi 7 miliardi di individui intorno a me.
E facendo una rapida rassegna delle persone che conosco, potrei dire che solo un terzo (ma anche un quarto ma anche un quinto) delle persone che conosco, lo sopporto. Potrei dire che di questo un quarto ma anche un quinto di queste persone che sopporto, riesco a starci bene insieme. Facendo una proporzione che non farò e sarà immaginaria semplicemente perché sono una sega in qualunque cosa sfiori o riguardi la matematica, si può rapportare il tutto a questo sei miliardi ottocentouno milioni quattrocentomila persone che mi stanno intorno. Cominciate a capire il problema? Siamo troppi, e troppa gente inutile, basta, basta far nascere altri bambini, non c'è più lavoro in giro, mi lamento pure della classe di 25 persone, viva gli incendi, le esplosioni improvvise, le guerre fatte bene, i suicidi, le mamme che si alzano e ammazzano il figlio, viceversa, tutto ciò che sfoltisce questo fantastico pianeta che ci ritroviamo.

Non che sia misantropo o asociale, anzi.
Io ho una vita decente, un numero cospicuo di conoscenze ed amici, diverse passioni, non sono uno sfigato, ho un bel fisico e un buon cervello. Semplicemente mi rendo conto che tutta questa gente non serve anzi è un fattore negativo per chiunque, quindi ovviamente anche per se stessa.

Non so di cosa parlerò in questo blog, non so neanche se lo continuerò, magari è un capriccio..

CIAO RAGA